Auriga
A mogghj a mogghj aquonn c vahn!
Angeli del carro
Auriga
colui che conduce il Carro trionfale, che pur non essendo più una macchina bellica ne conserva le fatture, i Cavalieri di scorta e la stessa Madonna che trasporta Bruna ha ancora assonanza con brùnja; corazza.
A mogghj a mogghj aquonn c vahn!
(“Di meglio in meglio l’anno prossimo”): è l’espressione benaugurale pronunciata da secoli dai materani a conclusione della festa della Bruna.
Angeli del carro
sono coloro che dal 2017 hanno la responsabilità di difendere il carro da preventivi assalti; essi fanno parte di un’associazione appositamente costituita a tale scopo, ma che è pronta a rispondere a richieste di aiuto in periodo di emergenza o di sostegno in favore di disagiati.
Brùnja
Brùnja
termine longobardo, che significa “corazza” (quindi difesa, protezione), da cui potrebbe derivare l’appellativo “Bruna”
Carro navalis
Carro trionfale della Bruna
Castello
Cavalieri della Madonna della Bruna
Confraternita dei pastori
Civita
Carro trionfale della Bruna
maestosa macchina barocca di legno e cartapesta, trainata da otto muli, adoperata la sera del 2 luglio per portare in trionfo della Madonna della Bruna; essa, essendo composta da una base piatta in ferro posta tra due torrette in legno, assume la forma di un natante e perciò ricorda un antico galeone spagnolo.
Castello
termine con cui a metà Seicento, in occasione della festa della Bruna, veniva indicata una costruzione in legno rivestita con carta dipinta, ornata con statue, pure di legno, e con l’aggiunta di materiale pirotecnico che, acceso, creava botti ed incendiava la costruzione stessa.
Cavalieri della Madonna della Bruna
(o “Cavalcata”), semplici cittadini che il 2 luglio indossano un abito di epoca indefinita, un po’ tardo-romana o medievale o rinascimentale, per fare da scorta a cavallo alla Protettrice di Matera.
Confraternita dei pastori
secondo le fonti orali introdusse a fine Seicento il rito della processione dei pastori per offrire la possibilità di partecipare alla festa della Bruna di buon mattino a pastori che, dovendo accudire gli animali, non potevano sospendere quell’attività neanche nel giorno della principale ricorrenza annuale. In quell’occasione i pastori adoperavano lo stesso dipinto raffigurante la Madonna che, perpetuando la tradizione, è tuttora portato in processione.
Civita
luogo d’origine di uno dei primi nuclei abitativi della città di Matera, posto tra i Sassi Caveoso e Barisano; lì sorgeva l’antico monastero benedettino intitolato a sant’Eustachio, nonché il preesistente tempio dedicato a tale santo; in quella stessa area fu edificata la cattedrale (ultimata nel 1270) ed il palazzo arcivescovile.
Diana
Diana
è così detto il momento in cui, conclusa la prima messa del giorno di festa, il lancio di bombe sulla Murgia Timone dà la sveglia alla città, avvisando che la processione dei pastori si è avviata e che la festa del 2 luglio è iniziata; il termine è un chiaro rimando alle antiche origini della festa della Bruna, radicate nella cultura agro-pastorale.
Fabbrica del carro
Fulgori
Fabbrica del carro
è il luogo in cui annualmente viene ricostruito il carro trionfale della Madonna della Bruna. Esso è ubicato al rione “Piccianello”, alla periferia Nord di Matera, nel luogo in cui, secondo la leggenda, una signora si rivelò essere la Madonna.
Fulgori
razzi con cui nel Seicento si realizzavano gli spettacoli pirotecnici in occasione della festa della Bruna; essi venivano posizioni sul campanile della cattedrale o nella piazza antistante.
Gregorio XIII
Gregorio XIII
al secolo Ugo Boncompagni, fu eletto papa nel 1572; fu il pontefice che con suo Breve del 15 gennaio 1578 dichiarò privilegiato l’altare della Madonna della Bruna, cioè per ogni messa lì celebrata poteva essere riscattata un’anima dal Purgatorio.
Madonna che non ha paura
Madonna che ha paura
Madonna che non ha paura
statua di fattura ottocentesca più robusta ed adatta al trasporto sul Carro trionfale.
Madonna che ha paura
statua della Madonna della Bruna di fattura settecentesca; troppo delicata per essere trasportata sul Carro trionfale.
Ottava della Bruna
Odeghétria
Ottava della Bruna
è il rito conclusivo dei festeggiamenti in onore della Madonna della Bruna, la domenica successiva il 2 luglio.
Odeghétria
O “Odigitria” (cioè Colei che indica la via): tipologia bizantina di icona mariana raffigurante la Vergine che, fissando l’osservatore, indica Gesù Bambino che ha in una manina un cartiglio (cioè il messaggio di salvezza); è questo il tipo di icona di ispirazione bizantina affrescato sull’altare della Madonna della Bruna nella cattedrale di Matera.
Pannarelle
Piccianello
Processione di pastori
Pannarelle
decorazioni festose, simili a banderuole, recanti l’immagine della Madonna della Bruna, create in passato in occasione della festa.
Piccianello
è l’attuale rione ubicato a Nord di Matera, in passato aperta campagna, in cui da sempre è ubicato il laboratorio in cui viene costruito il carro trionfale per la Madonna della Bruna.
Processione di pastori
è così denominata la prima processione del 2 luglio che parte dalla cattedrale alle 4,30 del mattino; dopo la celebrazione di una messa sul sagrato della chiesa di San Francesco d’Assisi, essa prosegue per le vie cittadine con ripetute soste di preghiera alternate a scoppi di mortaretti.
Quadro dei pastori
Quadro dei pastori
è un dipinto ad olio su lamina di rame, di autore anonimo, raffigurante la Madonna della Bruna, risalente presumibilmente alla fine del XVII sec. Il quadro, allora come attualmente, è adoperato durante la processione dei pastori all’alba del 2 luglio.
Scheletro massiccio
Strazzo
Scheletro massiccio
è la struttura permanente su cui annualmente viene ricostruito il carro trionfale della Madonna della Bruna.
Strazzo
termine dialettale con cui si definisce l’atto finale della festa del 2 luglio, cioè lo smembramento del carro trionfale, ma non con un significato negativo di distruzione, bensì nel senso positivo di strappo ai fini di una condivisione, una ripartizione di parti di una reliquia sacra da conservare nelle case e nei luoghi di lavoro.
Tre giri
Tre giri
è il rito che precede la distruzione del carro trionfale; a conclusione della processione serale, giunto in piazza Duomo e recando ancora l’immagine della Madonna della Bruna, il carro compie tre giri, vincolando la Vergine a protezione della città.
Urbano VI
Urbano VI
al secolo Bartolomeo Prignano, già arcivescovo di Matera ed Acerenza dal 1365 al 1377; eletto papa nel 1378, nel 1389 collegò la festa della Bruna a quella della Visitazione di Maria ad Elisabetta (detta anche del Magnificat), fissando al 2 luglio la sua data nel calendario liturgico.
Vastaso
Vastaso
uomo di maniere spicce, addetto esclusivamente alla tutela del Carro trionfale durante lo strazzo, per sedare i facinorosi.