Con la presentazione della maiolica del noto artista materano Peppino Mitarotonda, raffigurante il miracolo di sant’Eustachio (cioè l’intervento del santo, secondo la leggenda, per liberare Matera nel 994 dall’assedio dei Saraceni), lunedì 21 settembre è stata inaugurata la mostra dedicata a tale patrono della città allestita presso il Museo Diocesano – MATA. È intervenuto l’ing. Marco Pelosi, vice direttore del Museo che, con la sua consueta precisione e competenza storica, ha illustrato l’altro “miracolo” di epoca più recente (1799) collegato ai fatti accaduti a Matera connessi con la brevissima vita della “Repubblica Napoletana”. Dopo l’interessante descrizione della maiolica da parte della dr.ssa Marina Gemma, ha preso la parola il presidente dell’“Associazione Maria SS. della Bruna”, dr. Bruno Caiella, che, tra l’altro, ha colto l’occasione per richiamare ancora una volta l’attenzione sull’indecorosa presenza della scultura raffigurante sant’Eustachio, posta sul cinquecentesco “Palazzo del Sedile”, rimasta acefala ormai da troppi anni; la ricollocazione della testa sulla scultura renderebbe riconoscibile il santo non solo ai materani ma anche ai tanti turisti che rimangono perplessi quando ammirano la bellissima facciata dello storico palazzo. Ha concluso la manifestazione il saluto di S.E. Mons. Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina. La serata è stata resa piacevole dai musicisti Piero Dattoli (violoncello), Maurizio Schiuma (violino) e Linda Contini (arpa) che hanno eseguito brani musicali intervallati con gli interventi dei suddetti oratori. La mostra si potrà visitare fino al 23 ottobre 2020 dal lunedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 19.
Ecco alcuni scatti a cura di Enza Doria: